venerdì 12 marzo 2010

Web per tutti? Allora anche per me, vero ALICE?! Senza limiti di disservizio

Dal 20 di gennaio la mia Alice non sta bene. Cade continuamente, perde i sensi e anche il wi-fi. Chiamo il 187, l'assistenza tecnica. Mi chiedono se il modem è accesso... poi mi chiedono dei filtri, del modem, di tutto. Aprono la procedura di guasto. Dopo 48 ore per loro la mia Alice è guarita. Eppure non sta bene. Continua a cadere. Inizia il nostro calvario. Ogni due giorni chiamo il 187, mi fanno una diagnosi, mi danno una cura. Seguo scrupolosamente le istruzioni ma Alice continua a non stare bene. A metà febbraio, dopo una ventina di chiamate, mi dicono che Alice sta bene, ma è la portante che non va. Aprono la procedura di guasto, ma se piove non possono fare niente. Devo aver pazienza: il primo giorno di sole, anche se è domenica, escono e riparano la portante nell'armadietto per strada. Domenica di sole (anche il sabato per la verità). Lunedì scopro disperata che Alice continua a non stare bene. Cade continuamente. Chiamo il 187. Mentre sto al telefono con l'assistenza Alice cade nove volte. Il problema è alla centrale! Aprono la procedura di guasto. Dopo 48 ore Alice è guarita, dicono. Ma non è così. Siamo all'inizio di marzo e Alice sta sempre peggio. Chiamo il 187. Mi dicono che è sono i miei cavi che non reggono i 20 mega e mi abbassano l'adsl a 7 mega. Vedrà che ora starà bene. Alice continua a cadere. Chiamo il 187. Spiego che dai 20 mega (ma quando mai sono stati 20) mi hanno abbassato a 7 ma Alice non sta bene. Mi dicono che la mia Alice è ancora a 20 mega e che ho ragione, i 20 mega sono un'utopia. Gli chiedo darmi 7 mega, 5 mega, anche un solo mega, basta che funzioni. Mi dicono che mi mandano qualcuno. Passano giorni e giorni e non mi mandano nessuno. Alice sta malissimo. Chiamo il 187 ma invece dell'assistenza tecnica interpello i commerciali. Mi capiscono, loro sì, e aprono una procedura di guasto e anche una di reclamo. Alice non sta bene ma almeno c'è qualcuno che mi ascolta. Dopo 48 ore una telefonata con un messaggio automatico mi chiede se Alice è guarita. Proprio in quel momento le sto facendo la respirazione bozza a bocca. No, Alice non è guarita. Sta malissimo! Rantola tutto il fine settimana e io con lei, poi lunedì scorso arriva il tecnico a casa. Apre la scatola degli attrezzi e fa una diagnosi definitiva: è il modem che non funziona, ma basta che vada al negozio Telecom e me ne daranno uno nuovo. Però mi suggerisce anche che se il problema non si risolve forse dovrei cambiare operatore. Sono perplessa. Vado al negozio Telecom con il modem. Peccato che la procedura di sostituzione non sia stata attivata. Devo tornare il giorno dopo, ma prima chiamare il 187 per far abilitare la pratica di sostituzione. Chiamo il 187. Dicono che Alice sta bene. Insisto, molto. Aprono la pratica di sostituzione. Torno al negozio Telecom, mollo il vecchio modem, prendo quello nuovo, lo installo e ... Alice cade, ruzzola, ricade. ALICE NON STA BENE! Chiamo il 187, assistenza tecnica, per la cinquantesima volta devo rispiegargli tutto anche se sotto il naso hanno tutte le 49 chiamate che ho già fatto. Non hanno più il coraggio di chiedermi se il modem è acceso. Ma poco ci manca. Aprono una nuova procedura di guasto. Entro lunedì sarà tutto risolto - chiedo di parlare con il commerciale perché questa storia l'ho già sentita, ma i tecnici non me lo possono passare. Richiamo il 187, parlo con il commerciale, loro sì che ascoltano, capiscono, compatiscono, non possono fare nulla finché non si chiude la procedura di guasto, tra 48 ore. Lunedì, sì, risentiamoci lunedì: parlerò con il cinquantunesimo tecnico o direttamente con il commerciale per dirgli che Alice non ce la fa più, che la sacrifico e mi troverò una nuova adsl. Qualcuno obbietterà: ma se la tua Alice non sta bene, com'è che stai qui a cincischiare con il blog e smanetti su fb? Ho trovato una rete non protetta, e se quella non funziona ho la mia orrida chiavetta Vodafone 7 mega (che se sono 4 faccio festa), che va pianissimo, ma va. Io però pago per Alice 20 mega. ALICE TELECOM SENZA LIMITI? Sì, senza limiti di disservizio!

Pescicani da vendere

Seychelles 1960. La Golden Bells, robusto peschereccio comandato da Travis e servito da un equipaggio di pittoreschi e superstiziosi pescatori creoli, scorrazza per l'arcipelago dando la caccia ai feroci squali dell'Oceano Indiano. Alle crude sequenze della caccia si alternano le storie fantastiche e magiche degli indigeni, storie di tesori, di stregonerie, di naufragi; e un'atmosfera di epica poesia. Un bel libro che narra di un mondo che non esiste più, di squali oceanici di dimensioni colossali, della caccia spietata a questi mostri del mare che ormai non popolano quasi più le acque delle Seychelles. Si legge in un soffio. Per me, che sono terrorizzata dagli squali, è stata una lettura terapeutica. Parto per il Mar Rosso meno timorosa: i pescicani sono stati decimati (non è questa la buona notizia), i bagnanti non corrono rischi, ma una volta ancora l'oceano è stato privato di creature indispensabili per l'equilibrio della natura. C'è di che riflettere. Buona lettura. Pescicani da vendere, di William Travis, Magenes Editoriale