mercoledì 28 aprile 2010

BICICLETTE

Leggo stamane sil Corriere che dal 2011 i ciclisti avranno l'obbligo di indossare il casco e ci sono già delle proposte per l'introduzione della targa e dell'assicurazione obbligatoria per i ciclisti. Ho vissuto dieci anni ad Amsterdam, dove ci sono più biciclette che abitanti e il governo locale investe per mantenere la vastissima rete di piste ciclabili, nessuno si sogna di obbligare a mettere il caso, di imporre l'assicurazione e far targare il velocipede. Da noi, come sempre, sul cittadino e in questo caso sul ciclista, si fanno ricadere solo obblighi, nessun diritto: siccome andare in bici per le strade prive di piste è pericoloso, ti obblighiamo a mettere il caso; siccome nella percezione dei pedoni tutti i ciclisti sono dei pirati della strada, ti obblighiamo a targare la bici così sei rintracciabile e punibile in caso di incidente; siccome la bici non costa quasi nulla, ti obblighiamo a pagare l'assicurazione così forse riusciamo a farti demordere dalla sana abitudine di pedalare e ti invogliamo a continuare a usare l'auto. Tutto questo nel tuo migliore interesse... Ringrazio di cuore quei geni lungimiranti dei nostri governanti, che si prodigano per la nostra sicurezza in bicicletta.

venerdì 9 aprile 2010

Altri tranelli linguistici: educated non è educato!

Cancellata ogni forma di "istruzione" (education), oggi si parla di "educazione" (upbringing, good manners) per descrivere il percorso formativo dei giovani. Questo malinteso potrebbe spiegare perché nelle scuole gli insegnanti non riescano più fare il loro mestiere (quello di insegnare, appunto) e si vedano costretti, a suon di sette in condotta, a concentrarsi sull'educazione (rispetto delle buone maniere) dei giovani. O no?

domenica 4 aprile 2010

Tranelli linguistici: to play a role

Che gli italiani stiano finalmente imparando l'inglese è certamente un bene. Ma che nel frattempo dimentichino l'italiano non è altrettanto positivo. Da qualche tempo si è smesso di incarnare o rivestire un ruolo: oggi lo si gioca. Digitate su google "Gioca un ruolo" e troverete ben 2.500.000 di voci. Grazie a qualche milione di cattive traduzioni, l'espressione to play a role è entrata nel nostro vocabolario soppiantando "rivestire un ruolo" (solo 667.000 voci su google). Quanto tempo ci vorrà dunque prima che gli italiani si mettano a "giocare il pianoforte" (to play the piano) invece di suonarlo?