giovedì 11 settembre 2008

Traversata da Cagliari a Minorca su Spritz

 

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Giovedì 5 settembre alle 22 mi imbarco su Spritz, un Bavaria 38 in mare da metà luglio: è salpato da Monfalcone per far rotta verso Minorca. Mi unisco all'equipaggio per l'ultimo tratto di questa grande navigazione nel Mediterraneo. A bordo di sono Gregorio (l'armatore e skipper), Fulvio (aiuto skipper), Raffaele (figlio di Gregorio e mio amico da quando eravamo piccoli). Si salpa nel cuore della notte per far vela verso Carloforte, che dista circa 50 miglia. Il vento in faccia non ci facilita; con Raffaele facciamo il primo turno di guardia e all'alba di venerdì siamo in vista dell'isola di San Pietro. Dopo un bagno ristoratore e uno spuntino, alle 13.30 salpiamo bene invelati verso Minorca, rotta per 271 gradi e speriamo che lo scarroccio non ci faccia brutti scherzi. Si naviga tranquilli con un discreto vento da sud-est che ci sospinge dolcemente fino a sera. Poi inizia la tarantella: rinfresca e poi molla, il vento gira continuamente costringendoci a manovrare e correggere la rotta. Gregorio si stufa e, quando lo Spritz scende sotto i 5 nodi, si dà motore. Iniziano le ore peggiori della mia vita di aspirante marinaia. Il mare s'ingrossa senza che il vento ci assista; si cena e il mio stomaco per la prima volta in vita mia si rifiuta di collaborare. Piegata in due sottovento, legata con la lifeline per non perdermi nel buio, mi si ribaltano le budella e scopro cosa vul dire avere il mal di mare. Riesco comunque a fare i miei turni di guardia, ma neppure stare al timone mi dà sollievo. Il mio stomaco rifiuta qualsiasi cosa, solida o liquida. Provata, finalmente posso riposare, ma alle 6 dei sabato mattina sono di nuovo di turno. Per fortuna c'è un po' di vento. Reggo fino a mezzogiorno poi sono sopraffatta di nuovo dalla nausea. Mentre i miei compagni di navigazione fanno del loro meglio per rendermi il resto della giornata il meno sgradevole possibile, io mi ritrovo spiaggiata come un tricheco nauseabondo nel pozzetto. Nel pomeriggio di sabato le cose migliorano un po', il vento, sempre da sud-sud-est rinfresca e si naviga a 6-7 nodi con una bella onda. Verso le 23 avvistiamo le prime luci di Minorca, ma è ancora ben lontana. Solo dopo mezzanotte imbocchiamo finalmente il lungo fiordo di Port Mahon: mai sono stata più felice di vedere terra! Finalmente si dà ancora e si può dormire una notte tranquilla. Domenica mattina il tempo è bello, ci si sveglia tardi e facciamo un bel giro di Port Mahon, che si prepara per la Festes de la Mare de Déu de Gràcia che dal 7 al 12 settembre si svolgono in tutta l'isola. Uno spettacolo da non perdere. Lunedì facciamo un giro dell'isola con un coche a noleggio: il nord di Minorca ricorda le sperdute lande Irlandesi con scogliere a picco sul mare; Ciutadela, la seconda città più importante dell'isola, è un piccolo gioiello barocco; non mancano belle calette di mare cristallino: peccato che il vento da sud-ovest dia un po' fastidio. Martedì ci svegliamo sotto una cappa grigia e greve di nuvoloni. L'umidità supera l'80%, si soffoca. Siamo ormeggiati a Cala Llonga dove lo Spritz resterà per le prossime due settimane quando un nuovo equipaggio verrà a prenderla per portarla finalmente a Barcellona. Per noi la navigazione si ferma qui. Le foto (nessuna della traversata: stavo troppo male!) sono qui E ora, afflitta dal mal di terra, riprendo (almeno cerco) il ritmo normale della vita urbana...mio malgrado!

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